TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA DODICI
FUNZIONI AZIENDALI E SPEDIZIONI INTERNAZIONALI
L’organizzazione del trasporto nasce non solo dalle competenze e conoscenze del responsabile dei trasporti, ma anche dall’esperienza, dalle competenze e conoscenze che deve possedere il responsabile dell’export e/o dell’import dell’azienda.
Proprio su queste competenze e conoscenze vogliamo soffermarci, e, come già anticipato nelle puntate precedenti, vogliamo redigere una tavola sinottica sulla specificità delle competenze e conoscenze da possedere.
Abbiamo raggruppato il tutto in macro aree e partiamo quindi con:
GESTIONE FINANZIARIA
Trasporto a carico del cliente per non gonfiare l’esposizione.
L'esportatore italiano si trova spesso da affrontare una concorrenza molto competitiva.
La formulazione dei prezzi di vendita rappresenta un aspetto strategico, in quanto si tratta di coniugare le esigenze espresse dal mercato con gli obiettivi economico - finanziari dell’azienda.
In pratica, poiché il prezzo praticato dall’esportatore è influenzato dai costi di produzione e di commercializzazione, dai prezzi della concorrenza, dal livello di domanda nel mercato d’interesse e dagli obiettivi aziendali, bisogna avere sotto strettissimo controllo tutti gli elementi che compongono i fattori appena citati, aggiungere il margine di profitto desiderato e negoziare poi un prezzo che sia accettato dal cliente.
Pertanto conoscere e prepagare tutte le spese di trasporto fino a magazzino o fino a punti convenzionali (ad esempio porto ed aeroporto) significa tenere sotto controllo uno degli elementi che compongono i fattori della commercializzazione e poter intervenire in caso di esigenza di revisione del prezzo e del suo meccanismo di formazione.
A tal proposito analizziamo uno dei tanti metodi di calcolo del prezzo all’esportazione, che deve comprendere tutte le voci di costo collegate all’esportazione o all’importazione.
Ma elenchiamo alcune delle voci più frequenti nel calcolo del prezzo di vendita:
COSTO A =
- Costo unitario del prodotto
- Ricarico per coprire costi fissi e margine di profitto.
- Spese per imballaggio
- Spese per confezione ed etichette
- Altri costi
Per cui abbiamo A: = PREZZO EX WORKS (franco fabbrica).
COSTO B =
- Spese di trasporto dalla fabbrica al porto d'imbarco;
- Spese per lo scarico al terminal di partenza.
Sommando il costo A alle spese B potremmo avere:
COSTO A + COSTO B = PREZZO FAS
(Franco lungo bordo nave al porto d’imbarco convenuto
in Italia e/o all’estero).
COSTO C =
- Spese doganali;
- Costo del trasporto marittimo sino al porto di destinazione convenuto.
A + B + C = PREZZO CFR (COSTO E NOLO MARE).
Spese di carico della merce sulla nave;
COSTO D =
- Premio assicurativo sul valore della merce;
- Altri costi
A + B + C + D = PREZZO CIF (costo, assicurazione e nolo).
Spese di carico della merce sulla nave;
Questo è solo un modo di fare un pricing del prodotto.
Abbiamo illustrato questo metodo per ripetere che un audit particolare e accurato sui costi permette una corretta gestione finanziaria ed economica del trasporto, perché, molte volte, le varie voci illustrate sono percentuali importanti sul prezzo del prodotto.
Se manca l'audit o la conoscenza dei meccanismi di formazione del prezzo, le aziende non riescono a capire perché il pricing potrebbe essere “errato” oppure “fuori mercato”.
Inoltre anche in presenza di adeguati costi di trasporto è importante conoscere la composizione dei costi perché possiamo affermare che “nessuna scorta e tempi di trasporto rapidissimi sono importanti per un minore immobilizzo del capitale”
È evidente che, con il controllo diretto delle spedizioni, si possono decidere le partenze. Quindi una diretta programmazione significa anche gestione dei flussi d’entrata delle materie prime e/o del materiale da spedire. Una gestione oculata del magazzino con conseguente riduzione delle scorte diventa una soluzione economicamente vantaggiosa da adottare senza mezzi termini.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.
24 febraio 2015