TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA QUINDICI

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Nella puntata precedente, oltre a parlare del rapporto tra produzione - magazzino e trasporto, abbiamo iniziato a parlare della stretta connessione tra trasporto e packaging. Continuiamo in questa pillola.

 

PACKAGING E TRASPORTO

Quando si parla di trasporto e imballo, dobbiamo subito convenire che la confezione esterna del prodotto svolge due compiti principali: la protezione e la promozione della merce.

Il packaging è quel sistema di imballi il cui ruolo è contenere il prodotto e difenderlo da sollecitazioni esterne, garantendone la qualità e l'integralità, facilitandone il trasporto.

Ma il packaging è anche uno strumento di comunicazione.

Da un punto di vista informativo, nel packaging vengono riportati i dati sul contenuto e, a volte, un sistema di simboli che indicano le precauzioni da tenere in fase di trasporto.

Il packaging, soprattutto per i prodotti grocery, ovvero quelli destinati alla vendita nel supermercato, è un vero e proprio strumento di comunicazione che ha lo scopo di attirare il potenziale consumatore.

Per questo motivo deve essere studiato in modo accurato, non lasciando nulla al caso e valutandone tutti gli aspetti, e le sensazioni che un oggetto può suscitare in un individuo.

Il packaging deve quindi essere il risultato di molti studi: studi psicologici, che determinano il cambiamento dell'umore di una persona sollecitata da giochi di colori; studi semiologici, che determinano l'attrattività delle forme e dei segni presenti su una scatola; studi di marketing, che stabiliscono il nome del prodotto e i vari messaggi presenti sull'imballo; studi di ingegneria, che ottimizzano il volume occupato e il contenuto oltre che la progettazione del materiale sulla base delle sollecitazioni a cui deve resistere (si pensi alla tecnologia contenuta nel TetraPakR).

In molti casi, il successo del prodotto è stato fortemente legato alla forma del suo contenitore oltre che alla qualità del contenuto. Si pensi alla Coca Cola, alle Pringles, alla vodka Absolute.

In altri casi, meno noti, un prodotto valido non è riuscito a conquistare la giusta quota di mercato a causa di un imballo poco attraente.

La conclusione, quindi, è che qualsiasi prodotto deve avere il giusto packaging, che rispecchia le caratteristiche del contenuto, evitando le cosiddette dissonanze cognitive, cioè quei controsensi che vengono rilevati a livello inconscio dal potenziale acquirente.

Ad esempio, se il prodotto vuole trasmettere un senso di solidità e di forza, deve essere contenuto in un imballo solido e robusto, altrimenti si genera una dissonanza che allontana il potenziale acquirente.

Per concludere, chi ha studiato l’imballo dei prodotti sopra citati di sicuro avrà pensato anche al fattore trasporto.

Altrimenti, come dire, tanta fatica per nulla.

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.

 

27 febbraio 2015

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