TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA SEDICI
PACKAGING E TRASPORTO
Abbiamo scritto sull’importanza del packaging come strumento di comunicazione del prodotto attraverso precise scelte e tecniche di marketing.
Abbiamo anche detto che l’imballo è un indispensabile strumento di protezione della merce e/o del prodotto durante il trasporto e la distribuzione fisica.
Chi organizza il trasporto deve quindi ricordare molte cose circa l’aspetto tecnico del packaging.
Andiamo a schematizzarne alcuni aspetti che, nella messa a punto delle confezioni per l’estero, l’azienda esportatrice deve considerare:
- le sollecitazioni cui la confezione/imballo sarà sottoposto durante il trasporto;
- la protezione del prodotto da inquinamenti esterni (umidità, microrganismi, muffe, ecc.);
- l’immagine di qualità ed esclusività che la confezione deve trasmettere all’acquirente;
- la visibilità della confezione e la sua capacità di attirare l’attenzione del consumatore attraverso il colore, lo stile, ecc.;
- la possibilità di riutilizzo della confezione;
- la chiarezza e la completezza delle istruzioni nella lingua del paese del destinatario;
- la riconoscibilità di simboli quali il marchio del produttore e del prodotto, simboli di qualità, ecc.;
- la legislazione locale in tema di dimensioni standard, materiali per l’imballo, ecc.;
- le indicazioni riguardanti la manipolazione corretta dei colli (alto, basso, non sovrapporre, fragile, ecc.)
Quale utile parametro di confronto, è opportuno esaminare con attenzione le confezioni dei prodotti concorrenti venduti sul mercato d’interesse.
Particolare attenzione va prestata anche all’etichettatura che, apposta sulla confezione, oltre ad attirare l’interesse del consumatore, deve esprimere, nella grafica e nei contenuti, l’immagine del prodotto che si desidera proiettare.
Per questo motivo molte aziende affidano la realizzazione dell’etichetta a specialisti che ne curano gli aspetti estetici e di comunicazione.
Le norme sull’etichettatura del prodotto possono variare da paese a paese. In generale, sull’etichetta sono riportate le seguenti informazioni:
- nome e indirizzo del fabbricante o del distributore nel paese di importazione;
- nome del prodotto o marchio del prodotto;
- modalità d’utilizzo del prodotto;
- volume e peso netto;
- eventuale data di scadenza;
- modalità di conservazione del prodotto.
- codici a barre
- etichette logistiche di vario tipo
Che cosa è l’Etichetta Logistica
Le unità logistiche sono unità dal contenuto omogeneo o misto, create per il trasporto e/o l’immagazzinamento delle merci lungo la filiera.
Ogni singola unità logistica può essere identificata univocamente in tutto il mondo assegnandole un numero sequenziale (GS1 SSCC: Serial Shipping Container Code).
L’utilizzo del GS1 SSCC permette di tracciare individualmente il movimento fisico di ogni singola unità logistica e il flusso delle informazioni ad essa associato e consente l’implementazione di un’ampia serie di applicazioni e di processi quali, ad esempio, il cross docking, o il ricevimento/allocazione automatico delle merci.
Oltre al GS1 SSCC possono essere attribuite all’unità logistica altre informazioni opzionali sfruttando gli identificatori di dati (AI’s), validi a livello internazionale, e la simbologia GS1-128 che ne rendono inequivocabile l’interpretazione.
Per la rappresentazione di tutte le informazioni riguardanti un’unità logistica o commerciale, GS1 e i rappresentanti di aziende industriali, commerciali e di trasporto, hanno elaborato un’etichetta standard, nota come etichetta logistica.
L’utilizzo dell’etichetta logistica permette di:
- Identificare in modo univoco e inequivocabile l’unità logistica attraverso il suo GS1 SSCC;
- Rappresentare le informazioni relative all’unità logistica, sia in chiaro sia sotto forma di codice a barre;
- Fornire anche informazioni sui partner e le entità coinvolte nella movimentazione dell’unità logistica (fornitore, spedizioniere, cliente);
Benché la lingua inglese sia ampiamente utilizzata nelle etichette, in alcuni paesi potrebbe essere obbligatorio utilizzare anche la lingua locale.
È pertanto consigliabile informarsi preventivamente presso le rappresentanze di ciascun paese sulle norme locali che regolano l’etichettatura.
In alternativa, l’esportatore potrà tutelarsi includendo nei contratti di fornitura una clausola che assegna all’importatore tutta la responsabilità dell’adeguamento delle etichette alla legislazione locale.
Anche l’indicazione del paese d’origine è richiesta da alcuni paesi, e deve essere ben scritta e/o evidenziata sui prodotti che si vogliono vendere.
L'omissione di tale importante indicazione, anche se involontaria, potrebbe essere causa di azioni giudiziarie, da parte delle autorità locali, contro l’importatore.
Parleremo poi della marca e concluderemo l’argomento delle funzioni aziendali in relazione al trasporto.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.
2 marzo 2015