TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA VENTITRE

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UN CASO AZIENDALE

 

È la situazione, purtroppo frequente, in cui si è venuto a trovare il produttore di un macchinario al quale abbiamo prestato la nostra consulenza. È un esempio sul quale conviene riflettere:

L'azienda era ben contenta di aver venduto in Grecia un impianto alle condizioni “Franco Fabbrica”, cosa che le permetteva di non doversi occupare del trasporto. L’ufficio commerciale aveva concordato il pagamento per un valore di quasi 130.000 € (senza interpellare l’ufficio trasporti) in “COD” (Cash on Delivery), cioè vincolato alla consegna della merce, altra condizione a prima vista favorevole per l’esportatore.

Il giorno stabilito si presentavano per il carico alcuni autocarri di un’impresa greca incaricata dall’importatore, completamente sconosciuta all’azienda italiana.

Il responsabile dei trasporti, di fronte al fatto di affidare alla società di trasporti greca e incaricata dal compratore l'incarico di recuperare 130.000 € prima della consegna dei materiali, si è posto alcuni interrogativi tra i quali uno non proprio di secondo ordine: come fidarsi? Come avere la garanzia che tale trasportatore non avrebbe rilasciato la merce se non contestualmente al versamento di una cifra così importante?

Il problema non era da poco: il vettore doveva essere quello scelto dal destinatario, che pagava e si assumeva i rischi del trasporto, ma il controllo della merce da parte di chi spediva era in questo caso d’importanza vitale, vista la delicatezza che il trasporto stesso veniva ad assumere in relazione al pagamento.

Oramai non era più possibile né cambiare idea sulla resa né rinunciare a evadere un ordine per un impianto allestito su commissione, cosa che avrebbe reso l’esportatore inadempiente sul piano contrattuale.

Come discutere allora la scelta dell’impresa cui affidare il carico con i suoi mezzi già sul posto?

Certamente meglio sarebbe stato considerare a suo tempo le importanti connessioni che aveva il trasporto, coinvolgendo anche l’ufficio trasporti che avrebbe potuto far emergere questo problema.

Si è auspicato negli ultimi anni che le piccole e medie aziende si sarebbero dotate di uno specifico ufficio dedicato esclusivamente alla gestione dei trasporti, poiché il lasciarla alla buona volontà o disponibilità dei vari uffici acquisti/vendite/marketing/commerciale/ecc. provoca disservizi e costi occulti o non completamente conosciuti in anticipo, in grado di vanificare i risultati commerciali preventivati. Come esperti veggenti abbiamo constatato che le nostre speranze sono rimaste vane. 

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.

 

12 marzo 2015

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