TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA QUARANTA
LA SCELTA DELLO SPEDIZIONIERE (seconda parte).
Abbiamo concluso la pillola precedente chiedendoci se, di norma, l’azienda verifica l’etica commerciale o la solidità finanziaria dell’impresa di trasporto e/o di spedizione.
Questo interrogativo doveva portarci alla domanda con cui iniziamo questa pillola: quanta fiducia accordare?
Non bisogna eccedere in nessun senso. Dare troppa sicurezza o lasciare mano troppo libera a questo tipo di fornitori di servizi non è una buona politica aziendale, ma la sfiducia manifesta rende tesi i rapporti. Bisogna quindi avere un'idea precisa, ma, soprattutto, bisogna conoscere gli spedizionieri che si trovano sulla piazza valutandoli poco alla volta e provando non solo il servizio di quello più insistente e più assiduo nelle visite, ma anche di quelli che non si sono mai fatti sentire.
Nelle pillole future, nella sezione dedicate alle trattative con gli spedizionieri, parleremo di come rendere pratica una collaborazione con l’agente logistico.
Ci sarà certamente lo spedizioniere che spedisce tutto dappertutto, ma non lo farà certo al meglio su tutte le destinazioni e con tutti i mezzi.
Anche per questo è opportuno trattare, a livello sia commerciale sia operativo, sempre con i medesimi funzionari, in maniera da coinvolgere direttamente le persone cui ci si appoggia, dando anche un contenuto individuale e umano al rapporto.
Si deve quindi cercare lo specialista, e per specialista s’intende quello che fa al vostro specifico caso. Avremo quindi lo specialista di traffici terrestri, oppure aerei e/o marittimi, ma ci sarà anche lo specialista d’esportazioni e d’importazioni, per non parlare delle singole linee di traffico.
Esempio pratico: spedire a Berlino non significa spedire in tutta la Germania, come fare una spedizione di un container 1 x 20’ via mare per New York con resa FOB Porto Italiano (as Incoterms® 200010) non è la stessa cosa che spedire una cassa di 4.000 kg. metri cubi 7,56 per la cittadina degli Stati Uniti Broken Bow con resa DDP (as Incoterms® 2010).
Bisogna dire che il controllo di quest’aspetto non è facile, perché la quantità degli operatori, delle soluzioni tecniche e dei prezzi è molto ampia e in continuo mutamento; dall’altra parte (dalla parte dello spedizioniere) si trovano degli esperti particolarmente smaliziati che giocano sul loro terreno. Quindi molto sovente colui che dovrebbe essere un prezioso alleato e consigliere per l’azienda si lascia condizionare dal proprio interesse, con conseguenze negative per la clientela.
Un ritardo di una settimana nell’attesa di una certa nave che dà pochi dollari in più di commissione può far adirare un cliente estero impaziente, così come un consiglio interessato a usare l’autocarro piuttosto che il treno o l’aereo può provocare maggiori costi di cui neppure ci si accorge.
Quando anticipiamo decine di milioni per lo sdoganamento di un’importazione, dobbiamo essere sicuri che i nostri soldi saranno usati per quello scopo, e non per coprire "buchi” di altri.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.