TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA QUARANTUNO
LA SCELTA DELLO SPEDIZIONIERE (terza e ultima parte).
Fino a questo momento abbiamo elencato i criteri da adottare per la scelta dello spedizioniere, di un trasportatore o di un agente logistico implicato nell’organizzazione del trasporto.
Abbiamo anche indicato, tra i vari motivi, una solida organizzazione finanziaria, in quanto dobbiamo ricordare che, ad esempio in caso di mancato versamento di diritti doganali, la responsabilità ricade sempre, alla fine, sull’azienda.
Sarà quindi importante avere come controparte uno spedizioniere solido, non dimenticando che ancora oggi il Codice Civile impone allo spedizioniere di comportarsi come "un buon padre di famiglia”, nell’interesse del suo cliente. Purtroppo, tra divorzi, separazioni più o meno consensuali, convivenze, ecc., di buoni padri di famiglia oggi non se ne trovano molti.
Si deve quindi considerare lo spedizioniere come un fornitore molto particolare, e non cadere nell’errore di molte aziende che lo considerano alla stregua di un normale fornitore di materiale o di particolari servizi. Infatti spesso l’acquisto del servizio di trasporto viene affidato all’ufficio acquisti, a magazzinieri, addetti alla logistica e ad altre figure che, nonostante l’onestà intellettuale, l’impegno e la fedeltà alla mansione aziendale, non posseggono competenze e conoscenze profonde, necessarie per trattare, controbattere, acquistare, decidere e organizzare il trasporto e la distribuzione dei prodotti.
Da non dimenticare che lo spedizioniere deve ricevere un equo guadagno per i propri servizi. Tirando troppo sullo sconto e ottenendo il nostro “prezzo”, rischiamo di non ottenere il servizio cui abbiamo diritto e di cui abbiamo necessità.
Una regola sempre più importante, una volta deciso a chi affidare il proprio traffico o singolo invio, è avere dallo spedizioniere un’offerta scritta e impegnativa; vedremo più avanti anche come stilare un contratto con il nostro spedizioniere.
Capita sempre più di frequente che aziende, dopo aver avuto un forfait verbale, lo vedano del tutto ignorato in sede di fatturazione o si vedano addebitare degli extra non previsti.
Esistono poi alcuni tipi di trasporto che non richiedono necessariamente l’utilizzo di uno spedizioniere (vedi i trasporti interaziendali oppure quelli relativi al rifornimento di subfornitori) per i quali sarà necessario impostare la gestione, magari con mezzi aziendali, oppure, soluzione più economica, con dei “padroncini”.
Anche qui però bisognerà valutare con attenzione e non soltanto sotto il profilo del buon servizio, a chi affidare le nostre merci.
Dello spedizioniere doganale bisogna dire che, se è vero che, con l’attuazione del mercato unico europeo, questa categoria andrà assottigliandosi molto, è altrettanto vero che senza la collaborazione di uno spedizioniere doganale altamente qualificato, specialmente per le ns. importazioni da paesi terzi, rischieremo di pagare dazi doganali non dovuti o molto più alti del giusto.
Un indice di capacità professionale in questo campo è chiedere se e quante controversie ha avuto nella sua carriera e quante ne ha vinte.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.