TRASPORTI IN PILLOLE - PILLOLA QUARANTATRE
LE TRATTATIVE CON LO SPEDIZIONIERE (seconda parte)
Nella puntata scorsa abbiamo iniziato a discutere su come impostare le trattative con lo spedizioniere. Continuiamo l’argomento.
Riprendendo l’argomento spedizionieri e/o corrieri fino a questo punto trattato, riteniamo utile evidenziare alcuni punti importanti per una corretta collaborazione.
Essi possono essere:
a) criteri di scelta
b) specializzazioni
c) rapporti tra cliente e fornitore
d) competitività
e) quotazioni
f) controllo addebiti
g) tariffa unica
Dei punti a e b abbiamo già trattato nelle pillole immediatamente precedenti a questa puntata.
Qualche riflessione sul PUNTO C: rapporto tra cliente e fornitore.
È evidente che alla base della scelta dello spedizioniere deve esistere un rapporto fiduciario affinché la collaborazione richiesta sia supportata non solo dalla provata capacità professionale dello stesso ma anche e principalmente dalla fiducia che quest'ultimo si è guadagnato operando con vero spirito di collaborazione. Detto questo non si può demandare sempre e comunque allo spedizioniere la decisione/soluzione dei nostri problemi senza che anche l’operatore si sia preoccupato di conoscere i costi e le condizioni correnti di mercato, e abbia, anche in modo sommario, un’informazione sulle capacità operative dello stesso.
Con il rischio di demandare totalmente allo spedizioniere le decisioni/scelte che competerebbero all’impresa, si provocano alcuni eventi non proprio felici per l’operatività del commercio estero aziendale.
Le incomprensioni, di certo, possono avere e hanno conseguenze, ad esempio, sugli effettivi tempi di resa richiesti. E quindi ci potrebbe essere leggerezza nel concludere con professionalità e tempestività gli incarichi paralleli al puro incarico di trasporto (L/C, documenti consolari, visti, ecc.)
In altri termini l’agente logistico potrebbe sottovalutare parte dei rischi che la merce deve affrontare nel suo percorso. Quello che è più grave, invece, nessuna partecipazione e quindi decisioni nell’organizzare il trasporto significa la totale assenza di una strategia di marketing e della distribuzione fisica dei propri prodotti.
Organizzare il trasporto non è inviare l’email allo spedizioniere, ricevere il prezzo e poi affidare il trasporto. Il trasporto è parte integrante dell’organizzazione delle vendite. Il non affrontare gli aspetti logistici della vendita comporta carenza cronica di specifiche competenze di commercio estero.
Nelle trattative deve essere l’azienda a porre domande, intervistare l’agente logistico sulle opportunità che eventualmente quest’ultimo offre. E non limitarsi ad annotare le caratteristiche che di solito si dicono negli incontri di natura commerciale, con l’immancabile dépliant che ostenta foto di imprese portate a termine da altri.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.