TRASPORTI IN PILLOLE - CINQUANTUNESIMA PUNTATA

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QUOTAZIONI SCRITTE E TRASPARENTI (prima parte)

 

Una regola sempre più importante una volta deciso a chi affidare il proprio traffico o singolo invio, è quella di avere dallo spedizioniere una sua offerta scritta e impegnativa. Vedremo più avanti anche come stilare un contratto con il nostro spedizioniere.

È infatti in preoccupante crescita la casistica di aziende che, dopo aver avuto un forfait verbale, lo vedono del tutto ignorato in sede di fatturazione o si vedono addebitare degli extra non previsti.

Le quotazioni devono essere espresse in modo preciso e comprensibile; diversamente può significare che si vuol predisporre la strada per il conteggio di voci supplementari, e in ogni modo il costo totale diventa imprevedibile.

In particolare deve essere ben chiaro a quale tratto si riferisce il viaggio quotato e se è incluso di eventuali manipolazioni della merce.

Se l’invio è da Treviso a Londra, ad esempio, la voce trasporto non basta ma devono esserci indicazioni di questo tipo:

a)             Terminal Treviso caricato/ terminal Londra arrivo

b)             Domicilio Treviso / Londra domicilio cliente

 

Questo significa che, mentre nel primo caso si intende il solo tratto internazionale, nel secondo sono inclusi il cosiddetto “porto anteriore” (presa a domicilio), lo scarico e il ricarico sia al terminal di partenza sia a quello d’arrivo, ed infine anche la riconsegna a domicilio, il che porta ad una cifra quasi doppia rispetto alla prima.

Per quanto riguarda le voci accessorie, quando incluse, le diciture che a scanso d’equivoci dovrebbero figurare sulla quotazione sono di questo tenore: “forfait tutto compreso”, "nessuna spesa extra”, "forfait inclusivo d’operazioni doganali italiane ed accessorie”.

Da queste considerazioni rimane solo un consiglio da dare.

Le quotazioni dovrebbero essere impostate su precise considerazioni aziendali da attuare prima ancora di vendere il prodotto.

Nella vendita si dovrebbe fissare con il compratore il passaggio dei costi e dei rischi e quindi applicare quello che gli Incoterms stabiliscono con perizia e semplicità.

Vale il concetto che abbiamo già detto nelle pillole precedenti, ma che ora rafforziamo con energia e speriamo sia seguito dai lettori che ci seguono: “bisogna prima trasportare la merce e poi vendere” e non fare il contrario, ciao prima vendere e poi, forse, organizzare il trasporto né tanto meno lasciare quest’incombenza al compratore.

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.

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