TRASPORTI IN PILLOLE - CINQUANTAQUATTRESIMA PUNTATA
PRESCRIZIONI DEL DESTINATARIO (seconda e ultima parte)
Le prescrizioni rappresentano sempre un momento di destabilizzazione nell’operatività dell’azienda che deve spedire.
A volte la comparsa di uno spedizioniere che dice che è stato incaricato da parte del compratore, è una sorta di liberazione per la oberata operatività dell’addetto alle spedizioni e quindi tutto procede per il verso giusto.
Altre volte, invece, le indicazioni di prescrizioni non vanno proprio a buon fine, ed oltre a danni economici i risvolti sulla Customer Satisfaction aziendale sono veramente notevoli. Vediamo cosa è successo qualche tempo ad un azienda, che ha sempre sottovalutato i trasporti.
CASO AZIENDALE
Per le esportazioni verso Germania un’azienda della provincia di Treviso ha chiuso tempo fa un contratto con uno spedizioniere terrestre dell'area trevigiana che gli aveva fornito le migliori tariffe a seguito dell’indicazione da parte del proprio compratore di utilizzare quell’agente logistico.
La resa della merce era FCA Free Carrier Spedizioniere Alfa in Treviso e quindi la richiesta da parte del compratore era legittima, rimaneva da concordare solo il tragitto e le modalità operative da magazzino mittente, (a circa 30 kg. da Treviso e quindi dal magazzino spedizioniere)
Dopo un’attenta trattativa, prima della firma del contratto l'azienda volle aggiungere oltre alle spedizioni verso la Germania anche qualche invio per l’Austria.
Lo spedizioniere, nella persona del suo direttore commerciale, accettò applicando anche a quest'area ottime tariffe e spergiurando di avere ottimi servizi.
Dopo il primo mese di esportazioni l'azienda si accorse che verso l'Austria i materiali ritardavano enormemente ed i clienti fornitori si lamentavano sia nei confronti dell’azienda sia verso lo spedizioniere incaricato dall'azienda che non consegnava i prodotti.
La direzione dell’azienda, convocò immediatamente il direttore commerciale, che nel frattempo era cambiato da quello che in precedenza aveva firmato il contratto; con grande stupore la proprietà aziendale il nuovo responsabile commerciale confermò che la sua ditta non aveva linee groupage con l'Austria né in import, né tantomeno in export.
Certamente meglio sarebbe stato se l’azienda che comprava il sevizio soprattutto spinto da una referenza come il proprio compratore, si fosse accertata prima, facendo lei stessa una piccala inchiesta, sullo spedizioniere al quale additava, un servizio continuativo, accertandosi che nelle aeree verso le quali si aspettava un eccellente servizio di consegna lo spedizioniere fosse veramente ben organizzato.
A seguito di questo risvolto, fu svolta anche un indagine sui prezzi di trasporto dall’Italia verso la Germania e il risultato dell’inchiesta fu che la spedizioni viaggiavano ad un costo superiore del 13,79% rispetto ai prezzi di mercato.
Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.