INCOTERMS® 2010 E DINTORNI (trentatreesima parte)

Continuiamo con l'analisi del nostro termine:

CFR. – COSTO AND FREIGHT

Nel termine CFR il passaggio dei rischi da venditore a compratore avviene nel porto d’imbarco, quando la merce oltrepassa la murata della nave. Ricordiamo che la murata della nave, (in lingua inglese è chiamata “rail”) è quella linea virtuale che si trova tra la banchina del porto (quindi terraferma) e l’inizio della nave (quindi mare).

Il venditore dunque deve sopportare tutti i rischi di perdita, parziale e/o totale della merce sino alla murata nel porto di partenza, che è anche il porto d’imbarco. Le spese sostenute per il nolo mare sono invece sempre a carico del venditore.

Il gruppo “C” degli Incoterms® 2010 prevede quindi che il trasporto principale (inteso come scelta e costo) sia a carico del venditore, mentre i rischi passino da quest’ultimo al compratore quando la spedizione, oggetto del contratto di compravendita, viene affidato al vettore scelto dal venditore, incaricato di eseguire la spedizione e/o il trasporto sino al punto di destinazione convenuto.

Il mittente della spedizione, dunque, ha l’opportunità e l'obbligo di effettuare una precisa e rigorosa analisi della situazione della tratta che deve utilizzare per la consegna della merce. Deve valutare non solo gli aspetti strategici e operativi previsti dalla regola FOB, ma anche la questione del nolo mare.

Scegliere, a volte, il nolo più economico non è la scelta vincente.

Nei trasporti non esiste il valore del brand come nei prodotti di lusso, né il primo prezzo come nei beni di largo consumo.

A volte un prezzo più alto è giustificato da servizi tangibili ed immateriali o da opportunità maggiori e meglio quantificabili per gli attori del trasporto (mittente/venditore e compratore/ricevitore). Facciamo un esempio: Nolo mare più alto a favore di un tempo di navigazione più basso: merce che arriva prima nel porto, maggiore soddisfazione.

Arrivederci al prossimo appuntamento e buoni trasporti e spedizioni.