COME E PERCHÉ INIZIARE AD ESPORTARE 3/4
COME E PERCHÉ INIZIARE AD ESPORTARE 3/4
CULTURA UMANA E DIREZIONALE
Alla base di questa considerazione preliminare vale però la premessa che non bastano sufficienti conoscenze di mercato e di tecniche, se non esiste previamente una cultura umana e direzionale, all’interno dell’azienda, disponibile a valutare coscientemente le opportunità presenti all’estero ed agire su di loro con giusta determinazione ed impegno. Bisogna conoscere i propri vantaggi competitivi chiamati firm-specific. Le determinanti firm-specific sono tutti quegli attributi che differenziano le imprese all’interno di un dato settore.
A fianco di questi vantaggi vanno anche analizzati country-specific, industry-specific e location-specific, proprio per avere una visione completa della propria combinazione di profitto nei confronti del sistema competitivo allargato all’orizzonte internazionale.
Avere un punto di vantaggio rispetto ai concorrenti, significa contribuire alla propria lunga permanenza nei vari mercati, perché si acquisiscono componenti di preminenza, elementi di confronto, che nascono dalla consapevolezza del proprio sviluppo. Questa analisi permetterti di mantenere attiva la capacita competitiva, nel tempo e in modo personalizzato per le singole necessita dei vari Paesi di destinazione delle proprie attività di internazionalizzazione.
Per realizzare tutto questo, pensiamo alle aziende, che o per volontà manageriale o per necessari nuovi sbocchi di mercato sono costrette ad allargare la propria visione: e necessario organizzazione interna, sangue freddo e tempo inteso come orizzonte temporale, nel quale collocare gli obiettivi da raggiungere. Inizialmente bisogna eseguire un preciso export/import auditing interno all’azienda.
Non bastano le sensazioni di poter andare all’estero, sono indispensabili certezze di poterlo attuare. L’auditing interno, che potrebbe essere seguito da consulenti specializzati in questo settore, permette di avere, usando una metafora medica, non una fotografia, ma un’indagine radiologica più profonda.
L’audit è in realtà il primo passo da compiere verso la consapevolezza dell’internazionalizzazione: perché ci permette di rispondere alle varie domande iniziali, ma non solo, nel contempo, si ottengono indicazioni su come progettare o modificare l’organizzazione interna e quali passi compiere nell’ambiente esterno in un arco di tempo che va dall’immeditato ad un massimo di 3 anni.
L’analisi interna deve essere affrontata con grande serenità non fornisce indicazioni, che non saranno sostituite alle decisioni aziendali o della proprietà, ma serve sia ad incentivare e stimolare le idee embrionali, sia a fornire esperienza laddove ne necessita. L’audit ha anche un vantaggio economico, proprio perché l’esperienza insegna che, dal punto di vista strettamene economico, e più interessante un intervento di questa natura, che indirizza l’azienda su percorsi più redditizi, perché parte proprio dalle opportunità già esistenti, oppure riesce a trovare soluzioni quasi immediate e coerenti con la struttura e gli obiettivi aziendali. Oggi non si può più improvvisare nulla, perché a muoversi verso i mercati internazionali non sono solo poche imprese.
C’è invece un grande fermento e movimento e quindi si devono conoscere i meccanismi perché si deve sapere agire e difendersi anche se non ci si muove nel proprio territorio. Ribadiamo che la concorrenza non e solo il produttore della stessa area o distretto. Un’azione «fai da te» di sicuro, forse, ha meno impatto sui costi, ma solo su quelli immediati, sui costi diciamo matematici, non certo sui costi occulti, o sugli errori strategici, difficili poi da recuperare, come, ad esempio, l’entrata in una paese con un prodotto errato, o un prezzo di vendita che da una percezione del valore non coerente con quello percepito dal consumatore e quindi rimane sugli scaffali invenduto. Infatti sono propri gli errori iniziali i più difficili da eliminare e la barriera più grande da superare.
L’errore nel commercio estero può essere riparato in breve tempo, facendo uno sconto supplementare ed il cliente compra, ma può anche avere bisogno di tempo prima che il nostro interlocutore decida di riacquistare lo stesso prodotto.
Oltre agli errori bisogna saper riconoscere e tutelarsi contro i vari rischi che tutti gli operatori, grandi e piccoli, sanno di dover affrontare.